Il quadro si intitola “Conflitti”, olio, carbone e cera su tela, realizzato nel 2000. L’ho scelto in quanto ritengo che ad oggi il tema del conflitto sia di grande attualità, purtroppo. Dal quadro deve emergere colore, urla e grida di una cattiva sorte di coloro che, ancora oggi, vengono uccisi; una storia che si ripete come si ripetono le guerre. Per quanto inutili e sanguinarie le guerre ritornano, ritornano e ammazzano persone innocenti.

Nessuna retorica solo triste constatazione.
Nessuna denuncia ma rassegnazione e lacrime.
Nessuna rivoluzione originata dall’odio ma silenzio.

Donare un quadro è nulla senza qualcuno che aiuti il prossimo. Giovanni ed Enza si prodigano per questo a Bucarest. Io faccio da tramite e da testimone visivo, nessuna presa di posizione morale. Questo quadro del 2000 per me oggi assume ancora più valore, incide sulla consapevolezza poiché la storia, anche quella più bastarda, si ripete.                     raff

 

Ringrazio ancora Giovanni ed Enza per essere un tramite per chi realmente acquisterà il quadro e concretamente aiuterà i bambini ucraini. Io sono nulla in confronto alla manifesta generosità di un compratore collezionista, oppure una semplice ed occasionale persona intenzionata ad aiutare concretamente la popolazione ucraina, oggi in grandissima difficoltà.

Il dono di quest’opera è simbolo di gratitudine per il lavoro svolto a sostegno del popolo ucraino da Palazzo Italia e dal Gruppo Solidarietà ed Emergenza patrocinato dall’associazione Cuochi Italiani. Il significato del gesto proviene dalla necessità di essere vicino alla popolazione ucraina e cercare di dare un contributo sebbene piccolo. Il quadro verrà presentato per mostre e/o offerte da donare ad associazioni che si occupano dell’assistenza ai rifugiati Ucraini.

Nel frammento successivo si parlerà del lavoro svolto durante la permanenza a Bucarest.